Voglia di rinnovamento, mutate esigenze familiari, cambio casa o necessità di intervenire su un pavimento rotto o danneggiato? Sono tanti i motivi per cui si può dover sostituire i pavimenti. Un lavoro affascinante e utile a migliorare il comfort, la sicurezza e l’isolamento termoacustico della casa che però spesso non viene eseguito per il grande ostacolo dei lavori di demolizione. Costi elevati, creazione di polvere e rifiuti, tempi lunghi; ecco quindi che si preferisce rimandare ed evitare.
Ma se ci fosse la soluzione? Se fosse possibile sostituire i pavimenti senza dover demolire quello sottostante? Parliamo della cosiddetta posa sopraelevata e dei vantaggi offerti da questa tipologia di pavimenti.
I pavimenti sopraelevati
Per ovviare al problema di demolire il vecchio pavimento esistono una serie di soluzioni offerte dai cosiddetti pavimenti sopraelevati (detti anche galleggianti o flottanti). Si tratta di una soluzione versatile e funzionale che Imola Tecnica spiega essere adatta sia per le abitazioni che per gli uffici e i negozi e i locali commerciali.
La particolarità dei pavimenti sopraelevati è che, come suggerisce il nome stesso, non poggiano direttamente sulla pavimentazione sottostante. Vengono infatti posizionati dei piedi di appoggio e un apposito telaio sul quale si andranno a posare le varie piastrelle.
La struttura e le piastrelle stesse sono molto sottili e anche per questo è possibile prevederne l’installazione senza procedere con una demolizione. Inoltre il vano che si crea dentro la struttura, tra le nuove piastrelle e il vecchio pavimento, può essere utilizzato per ospitare cavi elettrici o le tubature dell’impianto di riscaldamento a pavimento.
Infine, ma non meno importante, la capacità dei pavimenti sopraelevati di creare superfici omogenee e lineari andando a risolvere eventuali inclinazioni e imperfezioni del pavimento sottostante.
I vantaggi di questi pavimenti
Scegliere i pavimenti sopraelevati significa, innanzitutto, avere pavimenti nuovi, efficienti ed eleganti senza dover andare a effettuare lavori di demolizione. Questo si converte in un notevole risparmio di tempo, di soldi e di disagi legati ai lavori più invasivi.
C’è poi, come anticipato, il grande vantaggio di disporre di un vano facilmente ispezionabile all’interno del quale far passare fili e cavi. In questo modo in caso di necessità si può intervenire sulla singola piastrella rimuovendola dal suo alloggio senza dover rompere o smantellare l’intero pavimento per riparare cavi o tubazioni rotte. Senza sottovalutare il contributo che questa sorta di intercapedine svolge in termini di isolamento termico e acustico.
Ogni piastrella del pavimento sopraelevato si compone della struttura (che si andrà a incastrare sul telaio), del pannello e della finitura superiore. Questa può essere realizzata in diversi materiali: gres porcellanato, legno, moquette, PVC, marmo, laminato, resina, eccetera offrendo un’ampia scelta e un’elevata personalizzazione. In questo modo si può avere un pavimento in legno o in marmo con tutti i vantaggi di una struttura di questo tipo.
La scelta del tipo di materiale dipende non solo da fattori estetici, ma anche dall’ambiente nel quale andranno inseriti. Per la zona giorno, per esempio, si rivela particolarmente adatto il gres porcellanato o il legno, mentre per la cucina sia il gres porcellanato che la resina o il laminato che assicurano maggiori prestazioni in termini di resistenza, igiene e facilità di manutenzione.