Coltivare lo zafferano in casa, in vaso o nel proprio giardino, è il sogno di molti, anche in considerazione del costo di questo alimento al supermercato. Riuscirci non è semplice, ma nemmeno impossibile: è bene sapere, in primo luogo, che si coltivano i bulbi della pianta, un po’ come succede per i fiori di iris o per quelli di tulipano. Una volta acquistati i bulbi dello zafferano in un vivaio di fiducia o online, si può piantare ogni bulbo in un vasetto diverso o metterne diversi in un vaso sufficientemente grande, tenendo conto che tra l’uno e l’altro ci deve essere una distanza di non meno di cinque centimetri.
Chiaramente, ci sono alcuni accorgimenti da rispettare: per esempio, i bulbi vanno piantati a una profondità compresa tra i cinque e i dieci centimetri, e devono essere tenuti alla larga dai ristagni di acqua nei sottovasi che, di conseguenza, devono essere sempre svuotati. In generale, serve una quantità modesta di acqua per fare crescere i fiori di zafferano, che – d’altro canto – hanno bisogno di tanta luce: ecco perché la posizione dei vasi deve essere scelta con attenzione.
Coltivare lo zafferano in un orto
Se si decide di coltivare lo zafferano in un orto, si può dare vita a una piccola aiuola. Le condizioni climatiche migliori sono quelle della Toscana e dell’Umbria, che si caratterizzano per temperature miti; la raccolta avviene nel periodo invernale. Il terreno non deve essere argilloso, ma c’è di buono che lo zafferano non rischia di subire danni in presenza di gelate o, al contrario, di condizioni di forte siccità.
Insomma, si tratta di una pianta che non necessita di cure specifiche dal punto di vista della crescita, come succede per quasi tutti i fiori che vengono coltivati con i bulbi, mentre lievemente più impegnativo è il momento del raccolto, anche perché una peculiarità dei fiori di zafferano è quella di schiudersi per un numero limitato di giorni per poi appassire molto rapidamente. Ecco spiegata la ragione per la quale gli stimmi di zafferano dovrebbero essere raccolti in occasione del primo giorno di fioritura. Gli stimmi rossi vanno staccati, magari aiutandosi con una pinzetta e comunque con la massima attenzione, per poi essere messi ad asciugare su un foglio di carta assorbente e quindi conservati in una provetta o in un vasetto di vetro.