Rinvasare una pianta non è un’operazione tanto difficile come potrebbe sembrare, se non siete pratici del giardinaggio e dei lavori “fai da te”, questo post potrebbe esserti utile se vuoi imparare a rinvasare una pianta senza chiedere l’aiuto di nessuno e o soprattutto se non hai nessuno a chi chiederlo. Si tratta di un’operazione che ogni tanto andrebbe fatta se e quando vedi che le tue piante cominciano a stare troppo strette nei loro vasi e soprattutto a soffrire di tale situazione. Ti accorgi quando per esempio qualche foglia comincia a ingiallirsi, oppure quando dal sottovaso vedi le radici che cercano di farsi spazio. Generalmente è un lavoro che si fa quando si acquistano le piantine nei vivai e o negozi specializzati; le piante appena acquistate sono appena spuntate di solito e si trovano all’interno di vasi troppo piccoli per consentirne la stessa crescita e sviluppo.
La prima cosa da fare è prepararti tutto il materiale necessario:
- Vaso più grande
- Terra nuova concimata, (oppure terriccio e concime a parte) adatti al tipo di pianta che devi rinvasare.
- Gli attrezzi utili come guanti da giardinaggio, pale e piccoli rastrelli specifici per il tipo di lavoro e quindi nelle giuste dimensioni; si trovano anche nelle grandi catene d’ipermercati oltre che nei punti vendita idonei.
- Fertilizzante
Quando devi rinvasare una pianta, sarebbe bene per qualche giorno evitare di innaffiare e aspettare che la terra sia un po’ più asciutta. Non deve essere secca per non rischiare di far morire la pianta e soprattutto di far rompere le radici durante l’uscita della pianta dal vaso. Adesso dopo aver indossato i vostri guanti da lavoro, aiutatevi con un coltello vecchio o con una paletta piccola da giardinaggio e passatelo nella parte interna del vaso intorno al bordo, questo affinché le pareti possano cominciare a staccarsi dalla terra.
Primo passaggio.
Adesso con una mano afferra il tronco della pianta e scuoti leggermente così che il vaso inizi a scendere e la pianta a fuoriuscire dallo stesso. Puoi eventualmente aiutarti eliminando con le mani o una palettina un po’ di terra, quella che si trova in superficie.
Per garantire una buona salute della tua pianta è bene occuparsi del drenaggio da inserire nel vaso cui è destinata la pianta. Si possono inserire anche delle semplici pietre che lasciano passare l’aria e soprattutto che facciano respirare la terra. Potete prendere anche un vecchio vaso di coccio un po’ mal ridotto e romperlo definitivamente a pezzi e deporlo sul fondo. Se il vostro vaso presenta un solo foro, sarà bene farne degli altri magari utilizzando un trapano. Maggiore è l’areazione, più alta sarà la possibilità che la pianta sopravviva e viva più a lungo.
Secondo passaggio.
Inserite il vostro terriccio che avrete comprato nei vivai, assicuratevi che sia idoneo al vostro lavoro d’invasamento e compatibile con la pianta che state travasando. Per favorire un maggior drenaggio molti usano inserire anche della sabbia specifica, basterà chiedere al vostro vivaio di fiducia. Potete anche decidere di potare parzialmente le radici se queste fossero troppo folte tanto da impedire l’operazione d’invasamento con successo. Utilizzate forbici specifiche con lame ben affilate e disinfettate.
Terzo passaggio.
Dopo aver inserito la pianta e la restante parte della terra, aggiungi del concime in granuli con la mano; questo deve essere posto vicino ai bordi del vaso e non vicino al tronco della pianta. Adesso comprimete bene il terriccio con le mani. Ricordate di stare attenti a non usare troppo forza e foga nel comprimere la terra per non rischiare di far rompere e o danneggiare le radici.
Quarto passaggio.
Adesso che la tua pianta è stata rinvasata procedi con abbondanti innaffiature, che dopo un’operazione come questa, sono molto importati per la vitalità della pianta stessa. Usa un innaffiatoio con la famosa cipolla, in modo che l’acqua non sia troppo diretta e crei delle buche sul terreno appena composto.
Il rinvasamento generalmente si esegue tra novembre e marzo, prima della nuova fioritura e quando le piante sono a riposo.