Le carote sono molto usate in cucina, si possono consumare sia cotte e crude e inoltre fanno bene alla salute per le proprietà che contengono. Le carote si coltivano a una temperatura media che non deve mai essere né troppo calda né troppo fredda. Il clima ideale deve oscillare tra i 10 e 20 gradi circa, inoltre bisogna anche evitare che ci siano troppi sbalzi di temperature se non vogliamo che la crescita stessa delle carote subisca dei danni. In alcuni casi si può notare una diversità nel colore, che può essere più lucente e brillante oppure più spento e opaco; si perde la classica intensità di colore arancione quando si è in presenza di basse temperature, così anche la stessa forma appare più sottile e allungata se per esempio la temperature scende sotto i 15 gradi.
Il terreno deve essere fresco e abbastanza sciolto, non deve presentare ostacoli che possano impedire la crescita in lunghezza della carota, per cui si consiglia di lavorare bene il terreno affinché si mantenga soffice, è consigliabile usare una qualità adatta a questo tipo di pianta e relativo frutto. Esistono diversi tipi:
– Precoci
– Semiprecoci
– Tardive
Questa diversità permette di avere carote fresche per quasi tutto l’anno; ci sono quelle che si possono coltivare tra febbraio e marzo; le seconde tra aprile e maggio e quelle tardive invece anche a ottobre. Le carote possono essere seminate sia a fila oppure a ordine sparso, l’importante è valutare bene la distanza tra ogni piantina in modo che in fase di crescita e sviluppo, le varie piantine non siano di ostacolo a quelle presenti nelle loro immediate vicinanze.
Concime.
L’ideale sarebbe il letame, però questo può presentare anche degli effetti sconvenienti; di fatti se questo è troppo umido e non è stato trattato adeguatamente, rischia di rovinare la crescita e lo sviluppo delle piante, creando anche effetti di marciume tra le piante e le carote stesse.
Il concime ideale è identificato in un compost ben sminuzzato e maturato al punto giusto; per una buona concimazione si consiglia anche di fare attenzione alla troppa presenza di azoto che potrebbe agire troppo a favore delle foglie a discapito invece della radice della pianta che è vitale per una buona crescita dei frutti, ossia le carote.
Consociazioni e avvicendamenti.
Le consociazioni e gli avvicendamenti sono importanti nella coltivazione delle carote; il primo suggerimento riguarda il terreno e la frequenza di coltura; si consiglia di far trascorrere almeno tre anni prima di dare seguito a una nuova coltivazione di carote. Per quanto riguarda gli avvicendamenti, spesso queste possono rappresentare delle soluzioni ideali per la crescita e la maturazione di alcune specie di piante. Un avvicendamento favorevole per le carote è quello con il ravanello; si sposa benissimo però anche rafano, scalogno, rosmarino, salvia e aglio.
Irrigazione.
La semina si preferisce per seme e la conseguente irrigazione deve avvenire in maniera dosata e adeguata al tipo di pianta; maggior frequenza per le colture estive quando le temperature sono più alte e afose; meno presente quando invece il tempo presenta climi più miti e freschi. Come detto, la carota non tollera bene l’umidità, se eccessiva potrebbe danneggiare la pianta in maniera quasi irreparabile.
Il maggior nemico della pianta di carota è rappresentato dalla mosca detta di carota. Il suo attacco può presentarsi soprattutto nel mese di aprile, quando notate dei segni tipici riconoscibili, quali chiazze rossastre sulle foglie. È consigliabile prevenire questi attacchi prendendo le dovute cautele; è bene chiedere sempre consiglio ai vivaisti di fiducia quando si decide di coltivare le carote. Quando è evidente un attacco bisogna subito eliminare le piantine colpite e agire con idrossido e ossicloruro di rame.