Il chip Tunig è un computer in grado di far risparmiare carburante, fino a un litro per cento chilometri e, al contempo aumenta la potenza del motore stesso, senza tuttavia intaccarne il funzionamento o danneggiarlo in alcun modo. Le aziende costruttrici delle automobili, immettono nel mercato veicoli che non sfruttano al massimo le potenzialità che l’auto stessa è in grado di supportare, questa scelta è ponderata anche da eventuale vendita, che avviene nei paesi di tutto il mondo, dove sono differenti, talvolta, le norme di sicurezza ambientali e soggettive tipiche del luogo, per cui si tende a dare una funzionalità standard che possa essere utilizzata tranquillamente, in ogni paese del globo.
Chi abbia intenzione di migliorare il motore come sopra detto, può acquisire in un qualunque luogo dedito alla vendita, il Chip Tuning adatto per molti veicoli e farsi eventualmente spiegare e aiutare da personale esperto, come inserirlo per avere una maggiore potenza del motore della sua automobile e al contempo avere anche un risparmio di carburante, che considerando i tempi moderni, il costo di eventuale benzina o gasolio, non è un dettaglio trascurabile. Oggi tutto pesa sul budget famigliare, anche l’uso dell’auto stessa sta diventando un lusso per molti, per cui ricevere un risparmio di benzina, potrebbe essere in molti casi, una scelta intelligente che salvaguarda i costi famigliari e o personali.
Come funziona
Il Chip Tuning s’installa facilmente al motore tramite alcuni cavetti che lo collegano allo stesso; si tratta di unirvi un connettore e un cavo, grazie ai quali questo computer sarà in grado di leggere sia le informazioni analogiche e digitali in tempi rapidi e immediati. L’utente avrà modo di sperimentare sulla propria automobile questo strumento, costatando che in effetti si riesce a gestire nell’immediato l’accensione dell’automobile, l’iniezione e la stessa regolazione del carburante, come già sopra detto.
Esistono due differenti modi per attuare il Chip Tuning: il primo avviene con un modulo che prevede un dispositivo aggiunto, il secondo modo invece, è definito con metodologia ODB. Il primo è certamente quello più in uso e consigliato dalle stesse aziende automobiliste di tutto il mondo e dagli stessi addetti ai lavori, in quanto il motore non subisce alcuna modifica, la stessa velocità massima che può raggiungere un mezzo non è in alcun modo compromessa, per cui si ha una maggiore garanzia in termini di sicurezza, a giovarne è la potenza e le funzionalità già citate, il tutto sempre permettendo all’utente di avere un risparmio sul carburante.
Il secondo metodo, quello con ODB, invece intacca in parte il motore, un discorso la cui validità è corrisposta nel tempo, significa che con il trascorrere degli anni, in previsione del lungo periodo e del possesso e vita del mezzo, il funzionamento potrebbe essere compromesso e quindi venir meno le prestazioni del mezzo.